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I libri
Maremmani





FINEGIL Editoriale SpA,
Livorno (1998)

IL TIRRENO
Direttore responsabile: Sandra Bonsanti

Coordinamento: Giovanni Starita
Ha collaborato: Gianfranco Grossi

Progetto grafico: Grafica & Idee, Livorno

pag. III








siste una "razza" di maremmani? A scorrere la dotta e esauriente ricostruzione storica di Alfio Cavoli si dovrebbe concludere che forse nessuna terra del nostro Paese sia stata tanto spesso meta di migrazioni, tanto spesso quanto la Maremma. Vennero coloni di Siena e della Corsica, dalla Romagna e dalla Liguria, ebrei, lorenesi, albanesi e napoletani. Vennero masnadieri e malfattori, antichi "energumeni" e più moderni briganti. La terra dura, la vita più difficile che altrove, rese questa gente attrezzata a fronteggiare le febbri della malaria e il lavoro che spezza le ossa. Segaligni e robusti, semplici e diretti, anarchici e ribelli nel senso più vero delle parole.
È bello seguire attraverso i 23 inserti che Il Tirreno regala ai suoi lettori la storia di come si formarono le comunità maremmane, del loro evolversi nei secoli, fra il tufo dove gli etruschi scolpivano le loro sepolture. Fino alle coste sabbiose della Feniglia o agli scogli dell'Argentario. Paludi e febbri, estati calde di un sole spietato, rigidi inverni per i pastori arrivati da ogni parte. Io ci ho ritrovato la Maremma dei racconti dell'infanzia. Quelli che mio padre mi faceva attribuendo a suoi antenati grandi gesta di coraggio e determinazione.
Spaventavano i briganti di Maremma, ma solo fino a un certo punto, se fu vero che la bisnonna ne scoprì e cacciò uno di sotto il letto. Spaventava la zanzara, quella sì, anche se ormai i tempi erano cambiati e l'aria s'era fatta più salubre. E come me, ognuno ci troverà la sua Maremma, il cognome conosciuto, e da quello la via che gli antenati avevano percorso per arrivare fin qua. Terra amara solo nel ricordo dei più anziani, terra ricca di radici e tramonti per tutti gli altri.

Sandra Bonsanti